Nato a Cuneo nel 1958 vive con la moglie Simona a Chiusa di Pesio, un tranquillo paese tra colline e montagne in provincia di Cuneo.
Vi racconto come mi sono avvicinato al mondo dei coltelli:
Fu un temporale primaverile a farmi avvicinare al fantastico mondo dei coltelli, io e mia moglie stavamo visitando una mostra di artigianato allestita per le strade della vicina cittadina di Mondovì. Il cielo era nero e minaccioso e cominciarono a scendere i primi goccioloni, davanti a noi c’era una vetrinetta ed aiutammo il proprietario a portarla al riparo. Solamente in seguito ci accorgemmo che nella vetrinetta erano esposti dei coltelli meravigliosi, tanto diversi da quelli che eravamo abituati a vedere nei negozi di articoli sportivi, da sollecitare la nostra curiosità. Chiesi alla persona che avevamo aiutato informazioni su coltelli così particolari, l’autore di quei coltelli era Santino Ballestra, il temporale finì, ma noi rimanemmo talmente affascinati che passammo il resto del pomeriggio a discorrere con quel coltellinaio tanto disponibile a rispondere a tutte le nostre curiosità.
Mentre mi spiegava con che materiali costruiva i suoi coltelli e le procedure che utilizzava, io rimanevo sempre più affascinato da quel mondo fino ad allora per me sconosciuto.
Rimanemmo d’accordo che sarei andato a fargli visita nel suo laboratorio.
Un bel mattino partii con il mio bagaglio di curiosità e mi presentai nel suo laboratorio per avere tutte le informazioni possibili sulla costruzione dei coltelli, mi accolse con grande disponibilità, mi fece vedere tutte le sue attrezzature, i componenti di un coltello ed infine iniziò a mostrarmi come si procede per costruirne uno. Tornato a casa con un entusiasmo impalpabile, volevo provare a costruire il mio primo coltello, ma nel mio laboratorio, benchè fornito di svariate attrezzature sia per la lavorazione del legno che del ferro mancava però una carteggiatrice, decisi pertanto di progettarmene una e di provare a costruirla, devo dire, peccando un po’ di presunzione con ottimo risultato, tanto che, pur avendone acquistata una più professionale, continuo ancora ad usarla.
Era la fine del 1997 quando finivo il mio primo coltello, con la lama ricavata da un vecchio coltello da macellaio rotto e con l’impugnatura in legno di bosso. Avendo la predisposizione a misurarmi sempre con cose nuove, provai a forgiare alcune lame ricavandole dalle balestre delle auto, che accoppiate a legni esotici, corna di cervo e di bufalo, mi permisero di ottenere dei discreti coltelli da caccia.
Nel 1999 mi presentai all’esame di ammissione alla C.I.C. e con mia grande soddisfazione superai l’esame come accreditato.
Nel 2000 la mia prima mostra, la mostra della corporazione al Marriot di Milano, il sabato mattino, al momento di entrare in quel salone così grande e così affollato di coltellinai importanti provenienti da varie parti del mondo, mi chiesi cosa ci facevo io lì, mi colse il desiderio improvviso di fuggire, poi spinto anche da mia moglie che mi ha sempre accompagnato e sostenuto in questa avventura, decisi di entrare e fu un’esperienza unica e indimenticabile.
Sono passati molti anni da quella prima mostra, sono ora Maestro della Corporazione Italiana Coltellinai, ma l’entusiasmo e l’emozione rimangono sempre le stesse.
Accolgo sempre volentieri nel mio laboratorio persone interessate a saperne di più su questo meraviglioso mondo e cerco di trasmettere le mie conoscenze e la mia passione con la stessa amorevolezza con la quale sono state trasmesse a me.
Costruisco i miei coltelli partendo dallo sviluppo delle mie idee con il disegno anzi con più disegni per lo stesso progetto sino ad ottenere quello che mi soddisfa o almeno credo mi soddisfi perchè al momento di iniziarne la costruzione trovo già delle altre idee che lo possano migliorare dettate anche dalla scelta dei materiali che andrò ad utilizzare e che scelgo generalmente in collaborazione con mia moglie, mia affidabile critica, consigliera e sostenitrice.